Come vivono questa pandemia le persone sole.

Questa pandemia, ha evidenziato diversi problemi presenti nella nostra società, uno di questi è la solitudine.

il nostro paese è ormai abitato da una popolazione di persone sole. 8,5 milioni sono infatti gli italiani che vivono da soli (40% vedovi, 39% celibi o nubili, 21% separati), mentre più di una famiglia su tre, 31,6%, è composta da una sola persona. Secondo l’ultimo Rapporto annuale Istat 2019, inoltre, circa 3 milioni di persone dichiarano di non avere una rete di amici, né una rete di sostegno, né partecipano a una rete di volontari organizzati. La quota di persone senza reti esterne alla famiglia è più alta tra le persone che vivono da sole (7,7%) ed è massima tra gli anziani (15,6%). Il 42,4% di chi vive con i familiari si dichiara molto soddisfatto per la propria vita rispetto al 33,5% di chi vive da solo. Stare a casa non è uguale per tutti. Una persona che vive da sola non vivrà mai questa pandemia allo stesso modo di una persona che vive in famiglia. Le persone che vivono da sole potrebbero essere ancora più colpite dal punto di vista del malessere psicologico perché per loro la solitudine è estrema, mentre una persona che ha figli o famiglia oppure è in un nucleo particolarmente grande l'isolamento in casa è completamente diverso. Non per tutti l'isolamento è sullo stesso piano.

Quali sono le conseguenze dell'isolamento sociale?

Non avere la possibilità di uscire di casa ed essere costretti dentro quattro mura, per chi vive da solo è un vero problema. Prima di tutto andiamo incontro ad una distorsione della realtà. Che cos'è? Quante volte vi è capitato di avere un'idea o un'opinione su un determinato argomento e discuterne con altre persone, vi ha fatto vedere le cose in modo diverso? scambiando vari punti di vista con altre persone aiuta sia ad ascoltare ed accettare l'opinione altrui, ma aiuta anche a smorzare o rafforzare convinzioni, ideologie e molto altro. Uno degli effetti collaterali della solitudine è proprio la perdita di tutta questa parte di informazioni utili. Pertanto, si corre il rischio di essere accecati dalle proprie idee e di costruire una visione distorta del mondo. Questo è ciò che porta a pensare alla vita in termini estremi e alla tendenza a generalizzare.

In un contesto di Pandemia e solitudine, una conseguenza diffusa è l'Ansia. La mancanza di contatto umano e di confronto, aumenta le paure e di conseguenza, l'ansia inizia a farsi strada nella nostra vita. Non è affatto piacevole essere soli al mondo, e dover affrontare la paura del Coronavirus, la solitudine forzata e la confusione che hanno fatto i mass media e che ha caratterizzato il Covid-19. Se uniamo isolamento, sospetto generalizzato e ansia, il risultato è la mancanza di speranza e la perdita del senso della vita, quindi si sprofonda nella Depressione, uno dei peggiori effetti collaterali della solitudine. Quando ci sembra tutto negativo e non troviamo nessuno stimolo positivo, vivere diventa molto complicato.

Costruirsi una routine quotidiana può aiutare?

Sicuramente si, ma aiuta moltissimo sfruttare questo periodo di quarantena per scoprire o riscoprire passioni e hobby . Può sicuramente aiutare evitare di seguire notizie negative, e al contrario circondarsi di cose positive. Molte cose possono aiutare a questo scopo, ascoltare musica positiva, guardare un film allegro o iniziare un progetto. Questo aiuta ad allontanare il pensiero dal Covid-19 e fa scorrere il tempo più velocemente. Se si ascoltano meno notizie ( moltissime delle quali fake) riguardanti il Coronavirus, ma ci si  concentra su altro, ci sono molte più probabilità di superare questo periodo di solitudine e reclusione, senza cadere in depressione.

I Social e la TV possono aiutare chi è solo?

I Social possono aiutare a contrastare la solitudine, ma solo se si sanno usare e se si sanno filtrare le notizie. I Social possono dare una parvenza di comunità, ma non riescono a colmare il senso di solitudine. L'uomo infatti ha bisogno del contatto fisico che non può essere sostituito. Il mio consiglio è limitare i tempi di accesso alle informazioni: evitando di stare incollati al televisore, o scorrere compulsivamente le notizie sul cellulare, dedicando solo alcuni momenti nella giornata per aggiornarci sulla situazione (magari ad ora di pranzo e la sera). Utilizziamo i canali ufficiali e i siti autorevoli e conosciuti – senza prendere per buone tutte le notizie sensazionalistiche e allarmanti, spesso false, che dilagano nel web.

Avere un animale in casa aiuta a sentirsi meno soli?

Sicuramente avere un animale in casa aiuta moltissimo. Sappiamo già da tempo che gli animali sono per noi un aiuto in moltissime situazioni, questa è una di quelle situazioni. E ormai piuttosto evidente come, il cane, così come gli animali d’affezione o da compagnia in genere, migliorino la salute e il benessere psicofisico umano. Riducono il senso di solitudine, aumentano le emozioni positive, riducono lo stress, e diminuiscano il senso di ansia. Importante è prendere un animale domestico essendo sempre consapevoli che parliamo di un essere vivente e non di un oggetto che ci serve solo per avere la scusa di uscire in questo momento di pandemia.

La solitudine è un mostro che può essere però contrastato se si ha la volontà di farlo. I mezzi non ci mancano basta solo saperli usare.